Cosenza
Un tour virtuale, multimediale e multilingue per navigare tra edifici d'arte della Calabria, spostandosi a 360° e zoomando su ogni particolare. Si tratta di una modalità creativa per invitare il pubblico di Internet, a scoprire la bellezza di siti non sempre noti ma interessanti quanto le destinazioni indicate nelle maggiori guide turistiche.
Antica città dei Bruzi, ribattezzata l'Atene della Calabria per la sua Accademia, Cosenza si arrampica su un ripido pendio dal quale domina la Valle del Crati. Partendo dai piedi della collina e tenendo come meta il Castello Svevo, che ne corona la sommità, si rimane incantati per le numerose testimonianze della lunga storia artistica della città: il Duomo con l'antichissima icona bizantina della Madonna del Pilerio, la bella piazza XV Marzo con la statua dedicata al filosofo Bernardino Telesio, il glorioso Teatro Rendano e l'imponente fortezza voluta da Federico II di Svevia.
Il primo nome della città bruzia, Consentia, lo diedero i Bretti e deriva dal "consenso" espresso dalle altre città e dai Lucani, dai quali gli stessi Bretti si erano liberati dopo una guerra.
Periodo, particolarmente felice per la città, fu sotto la dominazione sveva. Federico II considerò Cosenza la sua sede preferita dopo Palermo e Napoli tanto da regalarle significative iniziative: un'importante fiera annuale (la fiera della Maddalena), la costruzione del maestoso castello e la consacrazione del Duomo, nel quale fu fatto seppellire il figlio primogenito Enrico VII.
Oggi la città è vivace centro di iniziative culturali: il corso principale, Corso Mazzini, è diventato isola pedonale ed ospita una galleria d'arte "en plein air", il "Museo all'aperto". Voluto da un facoltoso collezionista Carlo Bilotti, morto a New York nel dicembre del 2006, ha regalato alla città la sua collezione di sculture di artisti di calibro internazionale. Il percorso espositivo, che ingloba anche alcune sculture estranee alla donazione, inizia in Piazza dei Bruzi e termina in Piazza Bilotti ed è possibile ammirarvi, tra gli altri, i Bronzi di Sacha Sosno, la Grande Bagnante di Emilio Greco, San Giorgio e il Drago di Salvador Dalì, Ettore e Andromaca di Giorgio De Chirico, il Cardinale di Giacomo Manzù, quattro Paracarri e la Bifrontale di Pietro Consagra e il Lupo della Sila di Mimmo Rotella.
Ultima iniziativa da segnalare è "La Città dei Ragazzi", inaugurata nel 2003, si sviluppa per 33.000 metri quadrati nel territorio a Nord di Cosenza: una città nella città dedicata ai bambini e ai ragazzi dai 4 ai 17 anni. La struttura, realizzata grazie ai finanziamenti della Comunità europea, è divisa in spazi all'aperto e al chiuso a forma di cubi di diversi colori: Cubo bianco, area sociale che ospita anche il municipio della Citta dei Ragazzi; Cubo rosso, struttura adibita per i momenti ricreativi e ludici; Cubo giallo, spazio riservato alla comunicazione ed allo spettacolo; Cubo azzurro zona dedicata ai laboratori. La città dei ragazzi svolge un importante funzione nelle politiche sociali per Cosenza.
Sette colli e due fiumi, il Crati e il Busento, per una città che ha dato i natali a uomini illustri come Bernardino Telesio che di Cosenza dice: 'La mia diletta città potrebbe benissimo fare a meno di me, ma sono io che non posso fare a meno di essa. Essa che mi scorre nelle vene e che amo'. Ma Cosenza è anche la città dove hanno trovato la morte il terribile re dei Visigoti, Alarico e i coraggiosi fratelli Bandiera.