Vincitore del Premio AIFIN 'Banca e Territorio' 2009

La città di Paola è situata sulla costa tirrenica non distante da Cosenza.

Il nome della città ha origini molto incerte. Una prima ipotesi, contenuta in alcuni manoscritti seicenteschi, afferma che il nome Paola era attribuito all'insediamento di un'antica colonia greca proveniente da Patikos, da cui si poteva dedurre l'assonanza appunto con Paola.

Una seconda ipotesi riguarda la conquista romana della Calabria: un console, di nome Lucio Emilio Paolo, si stabilì proprio nel territorio dell'attuale città.

Ma l'ipotesi al momento più accreditata fa derivare il nome Paola da Pabula, pascolo nella lingua latina. Da alcuni documenti importanti si è appreso che Paola era un casale di Fuscaldo, amministrato dai marchesi Spinelli di Fuscaldo. Il suo territorio, ricco di vegetazione, era usato soprattutto per il pascolo degli animali.

Nell'anno 395 d.C., in seguito alla scissione dell'Impero Romano, Paola diventò possedimento bizantino. Nel 1050 arrivò in Calabria Roberto d'Altavilla, detto il guiscardo, raggiunto nel 1057 da suo fratello Ruggiero. La città di Paola deve ai Normanni la costruzione del ''Castello di Paola'' intorno all'anno 1110 d.C. Questa roccaforte fu eretta usando malta e tufo, in una posizione strategica che sovrastava la città e aveva lo scopo di difendere monaci e abitanti dai soldati che passavano attraverso il territorio paolano.

Durante il regno di Federico II di Svevia la Calabria raggiunse uno dei suoi momenti di maggiore prosperità. Anche Paola beneficiò di questo periodo prosperoso.

Con l'arrivo degli Aragonesi, Paola raggiunse lo status di Città e fu proclamata tale da Ferdinando II di Aragona.

Il 2 luglio 1555 la città fu assediata dai Turchi, comandati da Dragut Rais, il quale, dopo averla saccheggiata e incendiata, assalì il Convento dei Frati minimi fondato da San Francesco e lo depredò. Ripresasi, la città continuò a vivere come gli altri paesi della Calabria, ma andava sempre più ingrandendosi, crescendo anche di importanza. Il 18 ottobre del 1806, Paola subì l'occupazione da parte dei Francesi.

Prima della costruzione della Ferrovia Paola-Cosenza nel 1910, il porto di Paola era molto trafficato, i piroscafi provenienti da Napoli e Messina erano carichi di merci e viaggiatori e il commercio fiorente.

Oggi Paola è ricordata soprattutto per il Santuario di San Francesco di Paola. Altri luoghi d'interesse sono: la Badia, San Miceli (chiesa con dipinti paleocristiani), le rovine romane, Palazzo Scorza.

La monumentale fontana dei "Sette canali" sorge ai piedi di una lunga scalinata, ed è opera di artigiani locali della prima metà del XVI secolo. La fontana si apre come un grande ventaglio, a ricordare la coda del pavone, simbolo di Paola: è formata da due bracci, le cui pareti hanno a loro volta sette riquadri con sette protomi litici, dai quali fuoriesce l'acqua, che viene poi raccolta da un canale e riversata in una vasca semicircolare. Gli scudi in pietra, seppur consunti dal tempo, sono ancora intatti: raffigurano il simbolo del pavone e lo stemma degli Spinelli, che acquistarono Paola all'inizio del XVI secolo, governandola per circa tre secoli.